Servizio Civile Universale

Giornata Internazionale del Volontariato 2023

Written by Francesca

Il 5 dicembre ricorrerà la Giornata Internazionale del Volontariato, istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1985, una giornata che per il VIDES Internazionale e la FVGS ETS racchiude un significato importante. Infatti, entrambi credono profondamente nel valore del volontariato nello stile salesiano per educare i giovani ad agire come cittadini responsabili e partecipativi per la costruzione di una società al servizio della dignità di ogni persona.

Come scrive nel suo ultimo libro “Io avrò cura di te” Papa Francesco “Il volontariato è la fatica di uscire per aiutare altri. Non c’è un volontariato da scrivania e non c’è un volontariato da televisione. Il volontariato è sempre in uscita, il cuore aperto, la mano tesa, le gambe pronte per andare. Uscire per incontrare e uscire per dare”.

Così il VIDES Internazionale e la FVGS promuovono il volontariato giovanile nel mondo consapevoli del ruolo fondamentale che il volontario può ricoprire all’interno di una società sempre più fragile e ricca di individualismi con lo scopo di costruire un futuro più equo ed inclusivo per tutti.

Spinti dagli insegnamenti di don Bosco, non si è mai cessato di credere e dare fiducia ai giovani, che sanno sempre trovare modalità inedite per dare risposte di solidarietà e portare fraternità nelle periferie. Centinaia sono i volontari che dalla sua nascita nel 1987 hanno operato attraverso la guida del VIDES Internazionale portando il loro amore ed entusiasmo nelle Missioni FMA presenti nel mondo.

Nello stesso tempo la FVGS, attraverso i suoi progetti di Servizio Civile Universale, in questo momento ha inviato all’estero 19 volontari: 4 in Costa Rica, 4 in Repubblica Dominicana, 2 in Ecuador, 3 in Brasile e 6 in Madagascar.

Attraverso le esperienze di volontariato i giovani imparano a guardare il mondo con occhi diversi, a comprendere realtà complesse e a capire concretamente il significato della parola solidarietà.

Come afferma Lorenzo (volontario in Madagascar): Lo spessore umano che si incontra ti spiazza, non lo hai mai visto prima. Talvolta ti senti parte di un ingranaggio estremamente complesso, ma molto spesso no. Con il tempo comprendi che la tua presenza non è necessaria, l’ingranaggio funzionerebbe anche senza di te. L’egocentrico pensiero dell’essere indispensabile cessa di esistere e realizzi che in realtà l’obiettivo non è cambiare la vita della gente o addirittura pensare che la tua presenza possa migliorarla. Perché molto spesso viene sempre dato per scontato che la vita per come la vediamo noi è quella modello, quella che a cui tutti devono aspirare. È importante, invece, attuare un processo di decostruzione del modello, metterlo in dubbio. Avviene l’inversione dei ruoli, non sono loro ad avere bisogno del tuo modello di vita ma sei tu ad imparare qualcosa dal loro. L’obiettivo è esserci, l’obiettivo è partire con la tua profonda motivazione che ti ha portato lontano da casa. Gli obiettivi sono l’intessere relazioni con i bambini, con gli adulti, con le persone. Offrire il tuo tempo è forse uno dei più grandi obiettivi di questa esperienza”.

Nello stesso tempo i giovani riescono a decifrare la complessità di un’esperienza di volontariato come testimoniano le parole di Elena (volontaria in Repubblica Dominicana): “c’è una bellezza intrinseca a tutto questo ed è fatta di resilienza, fede e speranza. Ogni giorno ci si alza e si ringrazia Dio per un giorno in più di vita e ci si affida. E io mi rendo conto che è proprio questo assurdo incontro del crudo con l’amore che fa scattare un incantesimo che mi cambierà per sempre, mi auguro: mi spoglio di ogni sovrastruttura, di ogni strato finto. Il cuore è più esposto, sento le emozioni più vive, mi sento più facilmente me stessa, tratto le cose per quelle che sono, e così le persone”

I volontari diventano così semi di speranza per un futuro diverso in cui tutti possano impegnarsi per costruire una società più equa in cui ognuno veda riconosciuti i propri diritti.

A tutti i giovani, quindi, in questa giornata auguriamo di diventare “surfisti dell’amore” – come ha definito i volontari Papa Francesco nella Giornata Mondiale della Gioventù – e di “cavalcare le onde della carità”!

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