Servizio Civile Universale

Repubblica Dominicana: dove le coordinate della felicità sono altre.

Written by Francesca

C’è un posto nel mondo dove si va in quattro in motorino, dove l’acqua calda non c’è e non serve, dove i cani sopravvivono con tre zampe, i bambini si piegano in due dal mal di pancia, le nonne crescono i nipoti al posto dei loro genitori, le finestre sono dei buchi nel muro senza vetri, il numero di telefono della polizia non serve impararlo perché intanto, anche se fosse, non sarà mai la polizia quella che potrà aiutarti in quel momento.

Intanto la natura cresce rigogliosa, la musica che proviene dalle case si mescola e la gente balla, e canta. Anche i galli cantano, sempre, e per strada ci si saluta. I bambini della scuola ci corrono incontro e ci abbracciano gridando il nostro nome. Ci chiedono spesso se una volta che ce ne andiamo in Italia poi torniamo. Ed ecco che realizzo tante cose e le mie emozioni si ingarbugliano, poi si districano, per poi ricominciare a danzare e a fare la guerra tra loro. Finalmente quel sogno che porto dentro da molto tempo si è realizzato e ogni giorno guardo la terra su cui sto camminando e ciò che mi circonda e mi vengono i brividi e sorrido. Sono in un posto così diverso dalla realtà a cui ero abituata. Sono immersa in qualcosa di bello, caldo, crudo, dove le coordinate della felicità sono altre, e così anche quelle del dolore, della ricchezza, della paura. I bambini sono più forti, le loro storie sono tristi. È bello ed è difficile il confronto con la gente e le situazioni di qui: ci si deve esporre per capire, ma sempre con un paracadute pronto all’uso, perché tutto ciò che ti viene mostrato può non essere come sembra o come tu sei in grado di immaginare.

Sono Elena, una dei quattro volontari a Santa Cruz de Barahona, una città nel “profondo sud” della Repubblica Dominicana. Lontani dalle palme e dalle spiagge caraibiche, ora coscienti del fatto che quell’immagine del paese è altamente strumentalizzata e non corrisponde alla realtà. Viviamo da quasi tre mesi a questa parte in un quartiere popolare della città e lavoriamo nella scuola Maria Auxiliadora insieme ad oltre 600 bambini e 70 colleghi. La giornata scolastica è molto dinamica e c’è spazio per insegnare, per giocare, per riflettere, per osservare, per creare, per disperarsi e per reagire! Le storie che ci vengono raccontate dalle maestre, dalle suore, dai ragazzi del posto ci toccano molto forte e le uniformi dei ragazzi, che fino a questo momento erano state in grado di eliminare le differenze tra ognuno di loro, a poco a poco perdono il loro ruolo di “armatura” rivelando cosa si cela dietro i loro sorrisi e la loro energia. I bambini sono magici e meravigliosi, trasmettono tanta gioia e tanto amore e noi cerchiamo di trasmettergli tanta dolcezza, sicurezza, integrità, stabilità mentale ed emotiva e cerchiamo di crescere insieme, per un periodo. In questi mesi, personalmente, ho imparato tanto da questa esperienza e non vedo l’ora che questo scambio diventi ancora più profondo e più ricco e di scoprire che cosa saremo in grado di creare insieme.

Elena, Operatrice Volontaria di Servizio Civile Universale in Repubblica Dominicana

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